L’importanza delle soft skills nell’ambiente di lavoro costituisce un vantaggio competitivo. Con il tempo sono cambiate le strutture organizzative e se in passato le imprese si concentravano nella ricerca di lavoratori dotati di ottime hard skills – ovvero capacità tecniche, apprese grazie a percorsi di formazione specifici – oggi non basta più.
Le competenze necessarie nel mondo del lavoro
Nel mondo del lavoro si distinguono due tipi di competenze che un individuo deve possedere: le hard skills, ovvero le abilità apprese attraverso un percorso formale; competenze tecniche da svolgere nel ruolo lavorativo richiesto. Le soft skills ovvero le competenze trasversali profonde apprese in altri contesti di vita. Entrambi i tipi di competenze contribuiscono al successo di una persona, ma con un peso di verso. Come abbiamo già visto in un articolo precedente sull’importanza delle competenze comunicative come soft skills, il successo al lavoro viene determinato dal 75 all’85% dalle soft-skills e solo per il 15-25% dalle hard-skills. Da questa evidenza si può capire come emerga sempre di più il bisogno delle aziende di ricercare individui capaci di sviluppare capacità soft, quali:
- problem solving,
- gestire lo stress
- comunicare bene in gruppo e con i propri collaboratori
- Comunicare efficacemente con se stessi
Il vantaggio competitivo delle soft skills
Oggi, in uno scenario competitivo tutti hanno accesso agli studi e possono specializzarsi nella mansione che più li soddisfi e che più li motivi. Studenti universitari che dopo una lunga formazione specialistica, davvero performanti sul quadro tecnico, trovandosi all’interno delle imprese, sono stressati, generano conflitti all’interno del luogo di lavoro tra i loro colleghi, finendo in questo modo per avere scarsa fiducia in sé e perdita di autocontrollo. Non sviluppando la capacità di essere flessibili e rischiano di impegnarsi poco nell’ambiente di lavoro.
Secondo la tesi di laurea svolta presso la nostra azienda Coachcity dal titolo “Soft skills e key Performance Indicators: studio e comparazione di Andrea Bartolomeni”, le abilità personali per lo svolgimento di un compito possono essere riconoscibili e sviluppabili. Queste competenze sono profonde e, se le hard skills si focalizzano solo sullo sviluppo dell’intelligenza cognitiva-razionale; le soft skills si concentrano sullo sviluppo dell’intelligenza emotiva, cioè:
- comprendere le proprie emozioni e quelle degli altri,
- saper gestire la propria emotività in differenti situazioni
- essere motivati a raggiungere gli obiettivi.
I datori di lavoro, proprio partendo da queste particolare intelligenza dell’individuo, ricercano sempre con maggior impegno collaboratori sia con alte performance tecniche, per ricoprire una specifica mansione, sia con specifiche soft skills – competenze trasversali- , poiché applicabili in tutti i ruoli lavorativi. Ad esempio, la capacità di lavorare in gruppo (team work) è valutata come una condizione capace di velocizzare il processo di ideazione di un progetto o di un prodotto e utile al miglioramento del clima aziendale.
Di seguito ti proponiamo 3 soft skills principali da sviluppare nel team di lavoro, come fattore ad alta perfomance per il successo strategico aziendale:
- L’altruismo. La persona altruista è disposta a lavorare per il bene comune. Questa soft skills è molto importante in quei contesti dove si richiede alta collaborazione con il team e permette di mantenere contesti collaborativi e cooperativi. È anche utile per la gestione di progetti e attività di problem solving.
- L’autocontrollo. La capacità dell’individuo di riconoscere e gestire le proprie emozioni. Questa competenza trasversale è molto utile per tollerare le situazioni conflittuali e per imparare a gestire il proprio stato.
- Flessibilità. La capacità di adeguarsi alle situazioni mutevoli e a situazioni lavorative nuove. Essere in grado di collaborare con persone e gruppi diversi, valorizzando i punti di vista diversi dal proprio, promuovendo la sinergia del team.
Nel percorso di coaching aziendale ci si focalizza sullo sviluppo delle soft skills e sulla crescita e l’individuazione dei soggetti più idonei a ricoprire determinati ruoli lavorativi in relazione a queste abilità personali. In modo tale si potranno eliminare le interferenze e sviluppare i talenti per ogni singolo ruolo, così da poter formulare il proprio modello di business come abbiamo letto nel post precedente e avere un vantaggio competitivo sul mercato.
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